La riforma dei campionati è diventata più che necessaria, visto che le squadre ammesse alla Lega Pro sono di gran lunga inferiori al normale. A invocare questo passaggio ai due gironi in Prima e ai due in Seconda Divisione, è il direttore della Lega Francesco Ghirelli. Verso il ripescaggio in Prima Divisione almeno tre società, dopo le esclusioni di Salernitana, Gela e Lucchese. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoLegaPro.com, il dirigente commenta questa probabile riduzione degli organici. Si parla anche del Rimini e di qualche altra società di D che aspetta interessata il corso degli eventi.

“Un primo bilancio che si può trarre è che vi sono ancora imprenditori che investono nel calcio – afferma Ghirelli – Credo che sia un fatto positivo. Va detto che la crisi economica è profonda, ma contemporaneamente credo che c’è stato un allontanamento dal calcio per via di un insieme di motivi, tra cui lo scandalo delle scommesse. A fronte di tutto questo c’è stata una risposta. Quanto al numero delle iscrizioni, fermo restando che bisognerà aspettare la verifica sugli impianti e quella della Covisoc dal punto di vista finanziario, solo il 18 avremo il quadro preciso. Comunque, la previsione di un campionato da 76 squadre sia stata percepita dal presidente Macalli e dalla Lega Pro. Questo segnale ci dice che dobbiamo spingere sulla riforma. Perdiamo tre milioni di abitanti, quindi le città di Salerno, Cava, San Remo eccetera, e queste iscrizioni dicono che avevamo ragione”.

Riforma che porterebbe necessariamente a due gironi di Seconda Divisione anziché tre?
“Sì, in questo campionato credo che arriveremo a due gironi di Prima Divisione e due di Seconda, ma la nostra prospettiva è di avere in futuro 60 squadre, tre gironi e un’unica Lega Pro. Occorre avere tra i punti cardine, un equilibrio finanziario, un’organizzazione aziendale”.

Ieri il comune di Cava de’ Tirreni ha richiesto una proroga per allungare i tempi per un ricorso.
“Lo sappiamo. Non era possibile concedere una deroga: ci sono norme fissate all’inizio del percorso dalla Federcalcio, e la tempistica va rispettata. È vero che ci sono gli interessi della Cavese, che è una società con una grande storia, ma ci sono anche gli interessi di quelli che dovrebbero essere ripescati, quindi dei terzi. Quando si fissano dei termini non possono essere variati”

Quanti ripescaggi avremo?
“Allo stato attuale zero. Al momento tra quelle ammesse e quelle che hanno fatto ricorso, ce ne sono 77”.

La situazione del Rimini com’è?
“Secondo le Noif il Rimini, che ha vinto i play-off, avrebbe la possibilità di entrare come ripescata, ma solo se si apriranno vuoti di organico. Rimini è una piazza importante e saremmo ben felici di accoglierla, però le regole sono queste. Ciò vale anche per la Turris come per altre società come Viterbese, Venezia eccetera. Bisognerà vedere la Covisoc e la Commissione Impianti Strutturali cosa avranno verificato. Se si aprono gli spazi, si faranno i ripescaggi, se no si rimane così”.

La situazione riguardante la Legge Melandri?
“Domani si dovrebbe riunire la settima Commissione in Parlamento e dovrebbe decidere lo stralcio dei diritti, quindi la parte della Legge Melandri come la richiedevamo. Dopodiché è aperta al Tnas la nostra vertenza alla Lega di A, che voleva assegnare l’1% del 6%, perché i diritti televisivi riconosciuti sono il 10% sul totale della Serie A, perché il decreto Melandri dice che l’espansione delle partite in tv danneggia i campionati sottostanti. Sulla base di questo destina il 10%, suddiviso il 6% da ripartire, e il 4% a una fondazione a cui si accede attraverso una presentazione di progetti. Su quel 6% la Lega di A aveva pensato di dare il 7,5% alla Lega di B e l’1% a noi. Le società di Lega Pro sono settantasette, ma quando parlavamo erano novanta, e quelle di B erano ventidue. Già le cifre dimostrano che c'è un disequilibrio. O si trova una soluzione definitiva, o prosegue il Tnas e dirà il 31 agosto chi ha ragione”.

In Lega Pro ci saranno piazze abbastanza popolate e importanti, come Frosinone, Trieste e Piacenza. Che torneo sarà
“Bisognerà prima vedere che cosa accadrà con la vicenda del calcio scommesse relativa a Cremona: potrebbero verificarsi dei problemi, ma il dato generale è che è un bel campionato con nuove società che entrano e altre che ritornano. Quelle che salgono dalla D hanno grandi interessi, come Perugia e Mantova, quindi è un torneo che mantiene il suo fascino”.

Abbiamo parlato dei ripescaggi dalla Serie D, ma tra le squadre che aspettano di essere ripescate in Prima ci sono Monza e Ternana. Debbono aspettare molto oppure no?
“Loro no: ragionando sulla Prima Divisione, mancando già da oggi alcuni posti in organico, possono cominciare a muoversi. Sicuramente – conclude Ghirelli – avranno la precedenza le squadre che hanno perso gli spareggi per non retrocedere in Seconda Divisione”.

Fonte: tuttolegapro.com